sergio105 ha scritto:JacoQV ha scritto:Come sempre in tutte le cose la verità è nel mezzo.
Anche io personalmente ho conosciuto una persona che ha lavorato 40 anni all'interno di Alfa Romeo ad Arese, prima in catena di montaggio (fino alla 164) e poi alle esperienze, ed è stato uno degli ultimi ad andarsene.
Ovunque troviamo gente che lavora e gente che cazzeggia, in Italia il rapporto è 30%-70% ovviamente a sfavore di chi lavora. Arese bisogna collocarla nel periodo storico / politico / industriale che le appartiene, ovvero in un periodo storico di movimenti e pensieri radicali, in un periodo politico buio, ed in un periodo industriale altamente statalizzato, dove cioè ognuno badava soltanto al suo tornaconto personale. In questo clima FIAT si è mossa, con grande strategia imprenditoriale, e soggiogando un Governo debole attraverso un IRI prezzolato, facendo leva sugli interessi dei pochi a discapito dei molti. "Giustamente" ha ricevuto in dono Alfa Romeo dallo Stato, gli artefici di tale dono stanno ancora godendosi i soldi che hanno ricevuto da quell'operazione ne sono certo. Ha avuto l'occasione e l'ha fatto, giusto o sbagliato che fosse.
La manata sul parabrezza di Umberto è un episodio, a mio parere molto strano, sia per il gesto in sé sia per il fatto che un vetro parabrezza possa rompersi con una manata... ma tant'è, è un gesto di uno, o di un gruppetto, come è la storia di uno, o di un gruppetto, quella della CIG da 15 anni.
Non si può generalizzare e dire che tutte le mele del mondo sono marce solo perché ce n'è capitato un sacchetto...

Ed è esattamente quello che voleva dire Umberto con il suo post da me poi quotato

Esatto... non ho assolutamente detto che tutti quelli che lavoravano ad Arese fossero lazzaroni, e non era mia intenzione generalizzare. Mi sono riferito espressamente ai 4 gatti che ci hanno bloccati dentro Arese ed a coloro con cui io ho parlato facendomi spiegare il loro "disagio" ed ascoltando le loro rivendicazioni, (mi hanno detto che è tutta colpa di Adreotti che ha regalato l'Alfa ad Agnelli e che se invece si fosse venduto a Ford ci sarebbe stato il paradiso. Non vi dico le reazioni quando ho risposto che di acqua sotto i ponti ormai ne era trascorsa parecchia e che magari era il caso di voltare pagina, anche perchè la realtà, bella o brutta, non si cambia...).
Al di là dell'episodio personale che mi ha coinvolto, (Jacopo, per capire devi conoscere, ed il parabrezza della SZ è davvero molto particolare, il primo fatto con doppia curvatura ad alto raggio, esteticamente bello ma strutturalmente estremamente debole, soprattutto in prossimità degli angoli inferiori, tanto è vero che non s'è più visto nulla di simile nella produzione di vetture di serie....), episodio probabilmente sfortuanto ma limitato ad un caso isolato, giustamente, non si deve far di tutta l'erba un fascio. Ma, al di là del momento storico, della vita in una grande fabbrica statale negli anni Settanta ed Ottanta, e di tutte le attenuanti che vogliamo metterci, quel che a me ha fatto davvero specie è il fatto che ci sia gente in Lombardia, vicinissima a Milano, (e non in un paesello dell'Aspromonte...), che in tantissimi anni non ha trovato un altro lavoro, e l'unica spiegazione che
mi do è che non l'ha trovato perchè non l'ha cercato: forse gli stava bene prendere un'indennità fissa senza far nulla, o forse chiudevano il bilancio famigliare lavorando poi in nero, o non lo so..... Personalmente se capissi che l'azienda in cui sono potrebbe chiudere, mi darei da fare da paura per trovare un'alternativa, ancor prima di restare a piedi, indipendentemente dagli "ammortizzatori sociali". E rimarco le mie perplessità: se negli ultimi anni c'è stata una +/- forte crisi economica, così certamente non era 15 anni fa, quando un nuovo lavoro lo trovavi in un giorno...
7590: sono dispiaciuto di aver provocato il tuo malumore. Purtroppo il mio francese è troppo misero per poterti spiegare meglio ciò che intendo in una lingua che ti sia più comprensibile.