Ho avuto il privilegio di conoscerLo da subito, dal Suo primo contatto con la Ferrari. Ricordo la Sua prima tuta arancione, vissuta. Ricordo i Suoi bianchi polsini lisi e rammendati amorevolmente da Joann. Ricordo il Suo viso da bambino, perbene e discolo al tempo stesso. Ricordo la Sua disarmante onestà. Ricordo i Sui primi giri di pista con la Ferrari 312 T2, le Sue - per i più - strane traiettorie, le critiche sulla scelta di Enzo Ferrari, i tempi da record che inanellava con grande disinvoltura, quasi a voler zittire “quei più”. Ricordo la Sua espressione, triste, arrabbiata, incredula, dopo il “Tradimento” di Imola…
Questo scritto è dedicato a Lui. Dedicato al Pilota che nel Suo presente, ha costruito un futuro da leggenda. Dedicato all’ultimo vero Cavaliere del rischio. Dedicato a Gilles VILLENEUVE.
Una vita, quella di Gilles, condita di passioni, di sfide, di amori; sentimenti che ha saputo far confluire nella famiglia, nelle corse, nella meccanica, nella fotografia (una delle sue passioni poco note), nella musica. E poi lei, la velocità. Sei successi in Formula 1, tutti con la Ferrari. Da antologia quelli a Montecarlo e a Jarama nell’81. Aggressivo, leale, scorretto mai. In pista andava oltre le leggi della fisica e, al di là di ogni logica, ci aveva convinto che a Lui non potesse succedere mai nulla perché, Lui, sapeva beffare la morte… e così è stato, fino a quel tragico 8 maggio 1982… quaranta anni fa oggi… In Belgio, a Zolder, erano le 13:52 quando per Gilles Villeneuve le lancette della vita si sono fermate. Aveva 32 anni.
Non tutti sanno che Melanie e Jacques – i figli - l’amore per quel Padre l’hanno voluto gridare al mondo, scrivendo, cantando e incidendo insieme “Father” (il testo è di Melanie, scritto quando aveva 8 anni). Riporto qui alcuni brani di quella canzone:
Tu eri infinito come un sogno A differenza di certe vecchie poesie dimenticate Il tuo racconto risuonerà sempre dentro di me Padre mi manchi così tanto Padre, perché sei dovuto andare Così lontano dove io non posso arrivare La tua vita è stata una canzone d'amore e di lotta Troppe volte hai lanciato il dado. E tutta la gente, come una corte, ha pregato ed ha pianto Quando sei salito su, oltre il limite dell'ignoto E lassù dove il vento è forte e da dove non c'è ritorno Ci siamo persi e ritrovati nei boschi dove sono tornati a crescere i semi dell'amore. Avevi l'ammirazione di milioni di persone Portavi gioia in ogni sogno Padre mi manchi così tanto.
Dedicato a Te Gilles, che hai saputo conquistare i nostri cuori e quello impenetrabile di Enzo Ferrari che, su “Piloti che gente”, ha scritto: “…E’ stato campione di combattività e ha regalato, ha aggiunto, tanta notorietà alla Ferrari. Io gli volevo bene”.
Salut Gilles..!
_________________ Alfa GT 3.2 V6 24V - 2005 Alfa 146 Ti - 1997 Alfa Spider 2.0 Ie "Duetto" - 1991 Alfasud Ti Quadrifoglio Verde - 1982
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